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Partendo dalle origini della specie umana, la storia dell'uomo è disseminata di sfide, che una volta vinte hanno permesso l'evoluzione.

Vincere le sfide che la natura ha imposto all'uomo nella storia  non è stato frutto della casualità ma di una particolare attitudine che chiamiamo Intelligenza Agonistica che viene definita come l'insieme della competenze insite nella naturale tendenza dell'essere umano a progettare, affrontare, superare e prevedere le sfide con se stesso, con gli altri e con l'ambiente..

L'intelligenza agonistica è formata da abilità conscie, ovvero capacità razionali e abilità inconsce, frutto di quella gigantesca raccolta dati giornaliera, di cui non abbiamo coscienza ma che crea il vero bacino su cui si formano le nostre abilità.

Nel caso dello sport, agli atleti è richiesta una speciale attenzione ai segnali del proprio corpo, alle sensazioni, alla disponibilità energetica, alla posizione spaziale cinestetica, alla fluidità dei movimenti, alle percezioni fondamentali per regolare il proprio comportamento sportivo.

Un'atleta è quindi portato ad ascoltare con accuratezza il suo "intorno", non solo il proprio corpo ma anche la relazione dell'ambiente in cui si trova per adeguare le proprie azioni ed ottenere la prestazione migliore alla luce delle circostanze.

Lo sport è un campo in cui si è naturalmente portati a sviluppare la connessione mente-corpo-ambiente, fondamentale per una prestazione ottimale, nonchè alla base dello sviluppo dell'intelligenza agonistica.

La connessione mente-corpo-ambiente è preludio di uno stato di grazia in cui si svolge tutto in maniera fluida, pressochè inconscia e spontanea:

quando tutto è in ordine e in equilibrio i confini si perdono, l'esperienza quasi si spersonalizza, l'uomo ritrova la sua originaria congiunzione con la natura che gli consente di utilizzare al meglio le sue capacità razionali, ma soprattutto di recuperare ed avvalersi di quelle irrazionali e più istintuali."

Allenare l'Intelligenza Agonistica significa iniziare un processo di cambiamento, trasformazione e crescita rendendo le mappe cognitive più malleabili e adattabili, per essere pronti a fronteggiare in maniera adeguata le incognite che si presentano.*

* Tratto da "Intelligenza Agonistica" Giuseppe Vercelli, 2008

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